La tradizione più antica del paese di Balestrate è strettamente legata al carnevale ed è “Il Ballo dei Pastori” o “contradanza mascherata“.
Il nome è legato ad una leggenda tramandatasi oralmente di generazione in generazione. Si dice che nei tempi antichi il carnevale si festeggiasse in due giorni: domenica e lunedì e che un gruppo di pastori non riuscisse mai a partecipare ai festeggiamenti perché il padrone del gregge non li lasciava mai liberi.
Un anno riuscirono ad essere liberi il martedì, ma giunti in paese, seppero che ormai la festa era passata. Decisero allora di festeggiare il carnevale a modo loro indossando abiti femminili a scatenandosi in contradanze per tutto il paese. Da allora il carnevale ebbe un giorno in più che fu chiamato “lu jornu di lu picuraru“. Da qui il nome dato al ballo.
Alle attività tradizionali si aggiungono i veglioni e le serate da ballo organizzate in sale private da gruppi di familiari, amici e conoscenti. Nelle sale private, sempre più frequentate, si balla di tutto, intorno alla mezzanotte ogni familiare mette una quota che serve per comprare rosticceria, dolcini, liquori.. Dal 1985 fanno il loro ingresso nel carnevale balestratese i carri allegorici.